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Consulta: auto in uso alla moglie, si dimette il giudice Zanon

Indagato per peculato d’uso dalla Procura di Roma, il giudice costituzionale Nicolò Zanon ha presentato le sue dimissioni al presidente della Corte Giorgio Lattanzi. Il costituzionalista si dice «assolutamente sereno per quanto riguarda l’inchiesta», ma ha ritenuto fosse importante, «tanto più in questo delicato momento per il Paese, dare prova di senso istituzionale». Con ogni probabilità la Corte Costituzionale si riunirà già domani per valutare le sue dimissioni.

Secondo la Procura di Roma Zanon avrebbe consentito l’utilizzo dell’automobile  di servizio e dei relativi buoni benzina alla moglie Marilisa D’Amico, anche lei docente di diritto costituzionale ed ex consigliere comunale del Pd a Milano.  In particolare, secondo i magistrati, la donna avrebbe utilizzato l’auto quando il marito era assente per trasferte a Forte dei Marmi, Siena, pick up in aeroporto o in stazione e trasferimenti in città.

Torinese, Classe ’61, Zanon è ordinario di diritto costituzionale alla Statale di Milano. Nel 2010 fu eletto in quota centrodestra al Consiglio superiore della magistratura, per approdare nell’ottobre 2014 alla Consulta su nomina dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

 

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