Shopping Cart

Animali, sempre più italiani fanno testamento in loro favore

Animali compagni di vita fino a diventare eredi testamentari. Sono infatti sempre più numerosi gli italiani che fanno testamento a favore del proprio animale. “Con la crescita del rapporto tra uomo e animale si è sentita la necessità di inserire il proprio animale di compagnia nella sfera testamentaria”, insomma “gli animali si sono guadagnati la considerazione degli uomini con la loro empatia”, spiega all’Adnkronos Roberto Bennati, Vice Presidente Lav.

Anche se la propensione degli italiani a fare testamento (15%) è ancora di gran lunga inferiore a quella degli statunitensi (80%) e dei britannici (50%), i dati del Ministero della Giustizia diffusi dalla Lav, dimostrano un incremento di oltre il 50% nei testamenti pubblicati in Italia dal 1989 al 2011. Un trend in crescita e che trova riscontro nell’incremento del 10%, negli ultimi 10 anni, del numero di lasciti disposti in favore di Onlus.

“Il testamento rappresenta una importante opportunità di dare continuità ai valori di una vita, lasciando un segno in favore dei diritti di tutti gli animali, e contribuendo in modo concreto alle

tante attività ed iniziative in cui LAV è impegnata”, prosegue Bennati.

A donare, secondo i dati del Consiglio Nazionale del Notariato relativi al 2014, sono soprattutto le donne, oltre il 60%. Nella metà dei casi il valore del lascito non supera i 20.000 euro e la domanda più frequente che viene rivolta ai notai riguarda i diritti dei familiari. L’Italia è tra i Paesi che tutelano maggiormente i familiari, infatti, la possibilità di dedicare una parte del proprio patrimonio a favore di cause benefiche non lede i loro diritti, ben garantiti dalla previsione della quota legittima”.      Grazie ai lasciti la Lav ha potuto realizzare importanti progetti come “l’acquisto di 23 ettari di terreno per un centro recupero animali che provengono da sequestri e confische per maltrattamenti, un fenomeno molto diffuso” sottolinea il vice presidente dell’associazione. Si è inoltre provveduto alla cura, al recupero e l’adozione dei cani del canile Parrelli di Roma: circa 300 gli animali che abbiamo già concesso in affido a famiglie, mentre ancora 12 cani sono in cerca di accoglienza e al recupero di numerosi animali – esotici, selvatici e ”da allevamento” – tra cui due colonie di macachi sottratti alla sperimentazione.      “Lav ha infatti rilevato la gestione di alcune aree interne al Centro di Recupero di Semproniano – chiarisce Bennati – in aggiunta a quelle esistenti, ha costruito due nuove aree di accoglienza di 16 ettari per animali esotici e una di 7 ettari per accogliere animali ”da reddito” (bovini, suini, ovini, equidi) in stato di necessità. Recentemente abbiamo realizzato due nuove aree destinate all’accoglienza di primati non umani dismessi da laboratori dove venivano utilizzati per la sperimentazione. Al momento, le due aree accolgono due colonie di macachi, provenienti dagli stabulari delle Università di Modena”.

 

Ultimi articoli

I LICENZIAMENTI COLLETTIVI NEL DIALOGO DELLE ALTE CORTI
I LICENZIAMENTI COLLETTIVI NEL DIALOGO DELLE ALTE CORTI
IL SALARIO MINIMO GARANTITO: TRA SPERANZE, UTOPIE E REALTÀ
AI Act. Rischi e prospettive sui diritti fondamentali.

Formazione Professionale per Avvocati
P.Iva: 07003550824

Privacy Policy | Cookie Policy

Partner