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Austria: Sì della corte costituzionale ai matrimoni gay

 

Le coppie omosessuali in Austria potranno sposarsi a partire dal 2019. Lo ha deciso la la Corte Costituzionale austriaca, accogliendo il ricorso di una coppia di donne, unite civilmente dall’8 ottobre 2012 e madri di un bambino (che, «cresce in questo rapporto», come asetticamente si esprime la Corte), che nel 2015 si erano viste respingere dal segretario comunale di Vienna la richiesta  finalizzata all’avvio del procedimento previsto dall’ordinamento austriaco per riconoscimento della loro “capacità matrimoniale”.

Sì della corte costituzionale ai matrimoni gay: la storia

Le promesse spose  si erano dunque rivolte al Tribunale amministrativo, che tuttavia respingeva la il ricorso sulla base dell’argomento per cui, alla luce della giurisprudenza della Corte costituzionale, del Consiglio di Stato e della Corte europea dei diritti dell’uomo, al legislatore austriaco sarebbe comunque spettato un margine di apprezzamento che gli garantiva la facoltà di scegliere se provvedere al riconoscimento giuridico per le unioni di partner del medesimo sesso mediante il matrimonio o mediante un istituto giuridico peculiare, quale quello rappresentato dall’unione civile. La questione è finita così davanti alla corte costituzionale.

Sì della corte costituzionale ai matrimoni gay: la decisione della Corte austriaca

Fino ad oggi, gay e lesbiche potevano formalizzare la loro relazione soltanto come “coppie registrate”. Una formula che garantisce quasi gli stessi diritti dei coniugi, ma che secondo il Verfassungsgerichtshof «non può essere mantenuta perché discrimina le coppie dello stesso sesso». La corte costituzionale più antica d’Europa rileva infatti che il mantenimento di una diversa regolamentazione giuridica, anche se sostanzialmente equivalente negli effetti, implicherebbe di fatto che omosessuali e eterosessuali non siano uguali di fronte all’ordinamento.

La decisione avrà effetti a partire dal 31 dicembre 2018. Allo stesso tempo,  anche le coppie eterosessuali potranno ricorrere alle unioni civili per formalizzare il proprio rapporto.

Per saperne di più clicca qui

(Amer)

 

 

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