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Migranti: Ue deferisce Ungheria, Polonia e Rep. Ceca alla corte giustizia

 

La Commissione Europea ha deciso oggi di deferire la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Polonia alla Corte di Giustizia dell’Ue per non aver adempiuto ai propri obblighi legali in relazione al piano di ricollocamenti di richiedenti asilo.

Malgrado la Corte abbia confermato la validità dello schema di ricollocamenti deciso dal Consiglio in una sentenza del 6 settembre scorso, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia “continuano a violare i propri obblighi giuridici” e hanno fornito “risposte insoddisfacenti”, senza indicare che rispetteranno le decisioni del Consiglio sui ricollocamenti. Di qui la decisione di deferire i tre Paesi alla Corte di Giustizia, ultimo stadio della procedura di infrazione.

Le decisioni del Consiglio richiedono che gli Stati membri promettano posti per i ricollocamenti ogni tre mesi, per assicurare una procedura rapida e ordinata. Mentre tutti gli altri Paesi lo hanno fatto, l’Ungheria non ha fatto assolutamente nulla da quando il piano di ricollocamenti è iniziato, la Polonia non ha ricollocato nessuno e non offre posti dal dicembre 2015, mentre la Repubblica Ceca non ha ricollocato nessuno dall’agosto 2016 e non ha fatto alcuna nuova promessa di posti quest’anno.

 

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