Bruxelles, 1 dic. – L’accordo tra Ue e Usa sulla protezione dei dati personali scambiati a fini di repressione delle attività criminali è stato approvato a larga maggioranza oggi dal Parlamento Europeo, riunito in seduta plenaria a Bruxelles. L’intesa dovrebbe assicurare standard di protezione dei dati elevati e vincolanti per le informazioni scambiate dalle Polizie e dalle autorità che applicano le leggi tra le due sponde dell’Atlantico. L’accordo comprende il trasferimento di tutti i dati personali, come nomi, indirizzi e fedine penali, scambiati tra l’Ue e gli Usa per la prevenzione, le indagini e la repressione di crimini, tra i quali il terrorismo.
“La struttura per la protezione dei dati transatlantica sta diventando più chiara – afferma Jan Phillip Albrecht (Verdi, Germania) – in futuro ci saranno, alla fine, standard elevati e vincolanti, nonché
rilevanti diritti per i cittadini su entrambe le sponde dell’Atlantico, quando i dati vengono scambiati tra le autorità di polizia. Dopo sei anni di negoziati, stiamo portando la protezione dei dati con gli Usa a un nuovo livello. I diritti fondamentali dei cittadini verranno protetti meglio di quanto non lo sono oggi, dal mero mutuo riconoscimento degli standard attuali, che sono bassi”.
“L’accordo non è la base giuridica per il trasferimento dei dati, ma protegge quei dati che già vengono scambiati legalmente.
Le autorità di protezione dei dati possono controllare il rispetto delle norme in ogni momento”, ha aggiunto. L’accordo assicurerà che i cittadini su entrambe le sponde dell’Atlantico avranno il diritto di essere informati in caso di violazioni della sicurezza dei dati, potranno correggere le informazioni inesatte e chiedere il risarcimento dei danni. L’accordo stabilisce, inoltre, i limiti per trasferimenti di dati successivi e del periodo di conservazione degli stessi. Le proposte del gruppo Alde e del gruppo Gue/Ngl per chiedere il parere della Corte di giustizia sull’accordo in merito alla sua compatibilità con i trattati Ue non sono state approvate.
Con voti 481 voti in favore, 75 voti contrari e 88 astensioni, il Parlamento ha quindi dato il suo consenso e spianato la strada al Consiglio per approvare la decisione finale che conclude il percorso di approvazione dell’accordo. Dopo le richieste del Parlamento europeo, nel 2010 il Consiglio ha autorizzato la Commissione europea ad avviare negoziati su un accordo tra l’Unione europea e gli Stati Uniti in materia di protezione dei dati personali trasferiti in relazione alla cooperazione di polizia e giudiziaria.
I negoziati sono iniziati nel marzo 2011, un accordo è stato raggiunto l’8 settembre 2015 e, in seguito all’adozione del Judicial Redress Act da parte del Congresso degli Stati Uniti nel febbraio 2016 che fornisce ai cittadini europei il diritto di chiedere il risarcimento negli Stati Uniti, l’accordo è stato firmato il 2 giugno 2016 dalla Commissione UE e dalle autorità degli Stati Uniti. Il 18 luglio 2016, il Consiglio ha deciso di chiedere al Parlamento di dare il suo consenso, necessario affinché l’accordo possa entrare in vigore.
(Tog/Adnkronos)