Circhi con animali: è un addio? A breve il voto del Senato.
Prima grande vittoria da parte degli animalisti che in questi anni hanno condotto delle vere e proprie battaglie per garantire il benessere degli animali, soprattutto nell’ambito dei circhi. E’ noto che l’Italia è uno degli stati dell’Unione Europea che ammette ancora l’utilizzo degli animali nei circhi da parte dei circensi: tale dato non è passato inosservato agli animalisti e ai parlamentari che da tempo si sono battuti per veder riconosciuta una più ampia tutela agli animali costretti a vivere dietro a delle sbarre spesso in condizioni contrarie alla loro natura.
Ma adesso, la situazione sembra cambiare in meglio. Come era stato anticipato nel nostro precedente articolo, Vietati gli animali nei circhi, è stato presentato il disegno di legge 2287-bis che mira, proprio, ad eliminare l’esibizione dei circhi con animali. Al testo era stato apportato un emendamento – firmato da Ranucci e Fasiolo (PD) – che prevedeva, al posto dell’eliminazione dei circhi con animali, una riduzione di animali da destinare all’attività circense in ragione della loro pericolosità, rischio di estinzione e natura. In particolare, era stato richiesto di sostituire l’espressione “graduale eliminazione” degli animali nei circhi con la mera “diminuzione” degli stessi.
L’emendamento è decaduto qualche giorno fa innanzi alla commissione cultura del Senato. Questo ha determinato la prima vera vittoria sul fronte animalista: si è raggiunto il primo dei quattro steps necessari per abolire definitivamente le esibizioni degli animali nei circhi.
Ottime le reazioni da parte dei parlamentari. Il Movimento 5 Stelle ribadisce l’importanza sociale di tale legge in un’epoca in cui “non è più permesso lucrare sugli animale” (Paolo Bernini); la Sinistra Italiana parla con soddisfazione di una “battaglia di civiltà che guarda oltre gli schieramenti politici“; il Partito Democratico sottolinea come ciò potrebbe essere il raggiungimento di un traguardo che trae le proprie origini già dall’inasprimento delle pene in caso di abbandono e maltrattamento degli animali (Cirinnà).
Gli animalisti, commossi, tirano un sospiro di sollievo. E’ questo il caso di Edgar Meyer (Presidente di Gaia Animali e Ambiente Onlus). “E’ la vittoria di chi non può parlare ma si fa capire con lo sguardo. Da tanto tempo io e i miei colleghi conduciamo battaglie su battaglie per garantire il vero benessere e la tutela degli animali. Questa legge sarebbe sinonimo di un’evoluzione sociale per l’Italia anche nel contesto europeo e porterebbe a limitare tanti fenomeni sanzionabili sul piano giuridico. Nei circhi italiani ci sono più di 2000 animali tenuti in cattività, in condizioni precarie, sfruttati fino allo stremo dello loro forze per intrattenere il pubblico; molti di loro sono importati illegalmente e ciò non consente nemmeno di monitorare il loro stato di salute, le nascite e i decessi“.
Di diverso approccio il gruppo Idea che, tramite l’On. Giovanardi, in un’intervista concessa al Sole24Ore, parla di una legge assurda che “nega il diritto di collaborazione tra uomini e animali. Cosa dire allora dell’addestramento dei cani per salvare vite umane, dell’ippica, del dressage e di quelle persone che convivono con animali negli appartamenti pur non avendo a disposizione spazi dove farli vivere in libertà? Così facendo si sta condannando a morte il circo e la sua tradizione secolare” e conclude affermando la sua ferma opposizione in Senato.
Rosa d’Aniello