“In questa legislatura rivendichiamo il fatto che si è tornati a investire sul funzionamento della macchina giudiziaria”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, lasciando il vecchio Palazzo di giustizia di Agrigento per omaggiare il giudice Rosario Livatino con il leader del Pd Matteo Renzi. “I processi si fanno naturalmente grazie al coraggio dei magistrati, ma anche grazie al buon andamento degli uffici e a chi manda avanti il fascicolo o fa le fotocopie, a chi istruisce l’udienza – dice ancora Orlando – E credo che in questo senso, simbolicamente, una risposta a chi in questi anni si è esposto e continua a rischiare, sia anche il fatto che alla fine del mese firmeremo i primi ottocento contratti di giovani che sono risultati idoneo al concorso assistenti giudiziari, su 76 mila partecipanti, 4.000 hanno vinto il concorso e 800 incominceranno a prendere servizio alla fine del mese. E’ un piccolo segnale rispetto alla grandezza di personaggi come Livatino”.