Diminuire le emissioni di CO2 entro il 2030 e ridimensionare la deforestazione, sono alcuni degli obiettivi del Parlamento Europeo per raggiungere i parametri dell’Accordo su Clima di Parigi entrato in vigore nel 2016.
I due regolamenti sono volti a diminuire del 30% le emissioni di CO2 in atmosfera emesse da trasporti, agricoltura, edifici e rifiuti e, allo stesso tempo, incentivare la riforestazione. Quest’ultimo punto sottolinea l’importanza delle foreste nel processo di assorbimento dei gas serra.
Cambiamenti climatici: il 30% in meno di CO2 entro il 2030
Il provvedimento è stato recentemente approvato dal Parlamento Europeo con 342 voti a favore, 172 contrari e 170 astenuti. Entrerà in vigore solo dopo l’approvazione formale del Consiglio. Le misure sono vincolanti per gli Stati membri dell’Unione Europea e dovranno tradursi in obiettivi concreti per i settori di trasporti, agricoltura, edifici e rifiuti che non fanno parte del ETS (Emission Trading System). Attraverso questo regolamento la UE si impegna a ridurre del 40% le emissioni serra in tutti i vari settori rispetto ai parametri del 1990.
Cambiamenti climatici: silvicoltura e uso del suolo
Sempre in linea con l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, il regolamento relativo alla silvicoltura recentemente approvato dal Parlamento Europeo con 574 voti a favore, 79 contrari e 32 astenuti, mira a diminuire le emissioni di gas a effetto serra derivanti dalla silvicoltura e dall’uso di suolo. Allo stesso tempo il provvedimento UE è volto aumentare l’assorbimento delle emissioni di CO2 dalle foreste. Un modo per far sì che ci sia un bilanciamento tra deforestazione e nascita di nuovi alberi. Le foreste, infatti, sono significative per riequilibrare le emissioni di gas.
Le foreste dell’Unione Europea sono in grado di assorbire il 10% delle emissioni di gas serra annuali. Anche questo regolamento necessita dell’approvazione del Consiglio per l’entrata in vigore.
Maria Rita Corda