«Non siamo preoccupati per nulla dalle parole di Magistratura Indipendente. Ogni volta che qualcuno avanza proposte di politica giudiziaria non gradite a una parte della magistratura, si evoca un inesistente vulnus alla sua indipendenza». Così il presidente dell’Unione camere penali Beniamino Migliucci dal palco di «LiberaItalia. Europa, Fisco e Giustizia. Idee per liberare l’Italia da populismo, statalismo, giustizialismo» , evento organizzato ieri dalla Fondazione Einaudi a Milano.
Migliucci anzi rilancia la campagna di raccolta di firme per l’introduzione in Costituzione della separazione delle carriere tra magistratura inquirente e requirente e annuncia che da venerdì nei tribunali itialiani si sono già raccolte quasi 7.000 adesioni. Le Camere Penali territoriali – si legge in una nota dell’UCPI- «stanno registrando notevole entusiasmo tra i cittadini, e dopo i primi due giorni di eventi nazionali, nei prossimi giorni la campagna di raccolta delle firme continuerà con l‘organizzazione di tanti eventi locali, che saranno comunicati sul sito www.separazionedellecarriere.it ». L’obiettivo che il comitato promotore si è dato è quello di raccogliere almeno 50.000 firme in sei mesi.
Dopo le iniziative di ieri a a Bolzano, Merano, Milano, Genova, Ascoli Piceno e Rieti, oggi la raccolta delle firme proseguirà nelle piazze della Penisola . «Sono convinto che riusciremo nel nostro intento – ha concluso Migliucci a Milano- ma in ogni caso le uniche battaglie perse sono quelle che non si fanno. Insieme alla separazione delle carriere dobbiamo rilanciare i principi costituzionali come la presunzione di innocenza e il principio di legalità».
(Amer)