Pisa, 8 giu. – Quanto è difficile rientrare in famiglia e inserirsi nel mondo del lavoro dopo un periodo trascorso in carcere, in particolare all’interno di quello romano di Rebibbia? Tornare al mondo esterno dopo anni di lontananza forzata è il tema del film documentario “Ombre della sera” che sarà proiettato domani alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (inizio ore 21.00 in aula magna) su iniziativa di Associazione Allievi della Scuola Superiore Sant’Anna e Associazione “L’Altro Diritto Pisa”.
L’articolo 27 della Costituzione italiana assegna alla pena detentiva una funzione precisa: sostenere e accompagnare i cittadini reclusi in un percorso di rieducazione e di riabilitazione che dovrebbe metterli in grado, scontata la condanna, di reinserirsi nella società civile, anche grazie al lavoro. Di questo percorso, di questo cammino che passa dalla condanna alla liberazione, la società conosce ben poco perché è ancora condizionata da una visione del carcere come luogo di espiazione fine a sé stesso.
Il film documentario “Ombre della Sera”, interpretato dai detenuti in misura alternativa e dagli ex detenuti di Rebibbia (Roma), nasce per raccontare il percorso di reinserimento familiare e sociale che intraprendono i ‘liberanti’, uscendo dal carcere.
L’Associazione “Altro Diritto Pisa” collabora da tempo con il garante per i detenuti del Comune di Pisa, Alberto di Martino, docente di diritto penale alla Scuola Superiore Sant’Anna. La proiezione ha ricevuto il patrocinio del Comune di Pisa e quello del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pisa.
Partecipano alla proiezione il produttore del film, Riccardo Neri, alcuni degli attori, tutti ex detenuti del carcere di Rebibbia, l’avvocato penalista Annarosa Francini, in rappresentanza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. “Ombre della sera” è stato realizzato con il sostegno del Ministero della Giustizia e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
“Trattare della questione penitenziaria, grazie al messaggio veicolato da questa pellicola – commenta l’avvocato Annarosa Francini del Foro di Pisa – è adesso di vitale importanza, vista l’attenzione mediatica sull’argomento, provocata anche dai recenti sviluppi della vicenda penitenziaria di Totò Riina. Credo che si debba approfittare di ogni occasione di sensibilizzazione culturale ed etica sul tema carcerario. Ombre della sera è una di queste rare e coraggiose occasioni”.
(Red-Xio/AdnKronos)