CASO CUCCHI: PROCURA ROMA CONTESTA OMICIDIO PRETERINTENZIONALE A 3 CARABINIERI
Roma, 17 gen. – (AdnKronos) – La Procura di Roma ha contestato il reato di omicidio preterintenzionale ai tre carabinieri che arrestarono Stefano Cucchi, deceduto otto anni fa all’ospedale Pertini sei giorni dopo l’arresto. “I carabinieri sono accusati di omicidio, calunnia e falso. Voglio dire a tutti che bisogna resistere, resistere, resistere. Ed avere fiducia nella giustizia”. E’ il post sufacebook di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, pubblicato poco dopo la
decisione della Procura di Roma.
“Sono commossa. Sono otto anni nei quali abbiamo dovuto ingoiare tanti bocconi amari, ma abbiamo resistito. Ora
abbiamo finalmente davanti la verità: si parla di omicidio e di tutto il resto. Bene! Andremo avanti!”. Lo ha detto all’Adnkronos Ilaria Cucchi, sorella di Stefano morto all’ospedale Pertini pochi giorno dopo essere stato arrestato per droga.
“Ci sono voluti sette anni ma ce l’abbiamo fatta. Sono emozionato, felice. Credo sia un messaggio importante per tutti: quando si sa di essere dalla parte del giusto, bisogna resistere, resistere, resistere e la verità pria o poi viene
fuori”. Lo ha detto all’Adnkronos l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi, dopo la decisione della Procura di Roma di contestare l’omicidio preterintenzionale a tre carabinieri.
“Ringrazio di cuore la famiglia Cucchi per la fiducia concessami. E ringrazio il procuratore Pignatone e gli investigatori per la bravura ad indagare a 360. – ha aggiunto il legale – Ora faremo i conti in un’aula giudiziaria, di fronte la Corte d’Assise. Grazie a tutti”.
(Giz/AdnKronos)