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Comportamento illecito del dirigente: il risarcimento al Comune a quale giudice va chiesto?

Comportamento illecito del dirigente: il risarcimento al Comune a quale giudice va chiesto? 

Un interrogativo cui ha fornito una risposta la giustizia amministrativa.

Il tutto nasce dalla richiesta di condanna, ai sensi degli artt. 30, comma 2, c.p.a. e 2058 c.c., al Comune di Martina Franca.

Comportamento illecito del dirigente: le doglianze dell’ATI

Un’associazione temporanea di imprese (ATI) si rivolgeva al giudice amministrativo per far valere le proprie ragioni.

Nello specifico, adiva la giustizia amministrativa stante la condanna inflitta al Dirigente dell’Ufficio Tecnico del comune di Martina Franca nonché responsabile dei lavori edili appaltati proprio alla ricorrente.

Tale dirigente, infatti, veniva condannato dal Tribunale di Taranto per aver violato gli artt. 53 e 54 r.d. 350/1895.

Precisamente, per non aver consentito all’ATI di cui sopra di apporre sul registro di contabilità le riserve relative ai lavori per la costruzione di un palazzetto dello sport, bensì invitandola a presentarle su foglio a parte.

Facendo così decadere l’ATI ricorrente dalla sua pretesa.

A seguito di ciò, il Dirigente veniva anche condannato al risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede.

Da qui il ricorso dell’ATI alla giurisdizione amministrativa con il Comune chiamato a rispondere a titolo di responsabilità diretta per aver ratificato l’operato del dirigente.

Comportamento illecito del dirigente: quale giudice è competente?

Vistosi chiamare in giudizio, il Comune di Martina Franca eccepiva il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo.

E il T.A.R. Puglia – Lecce, con la sentenza n. 444/2017, accoglieva in toto le ragioni del Comune.

Infatti, per stabilire la giurisdizione si fa riferimento al petitum sostanziale che viene identificato soprattutto in funzione della causa petendi.

Inoltre, si è nel campo della giurisdizione ordinaria allorquando la richiesta di risarcimento dei danni consegue ad un fatto illecito extracontrattuale, di carattere penale, commesso dal sindaco e dagli altri soggetti coinvolti.

Ed è proprio quanto accaduto nel caso sottoposto ai giudici amministrativi.

V’è di più; nel caso di specie la ricorrente lamentava un danno causato da un comportamento illecito del Dirigente, ma non da un atto amministrativo illegittimo.

Da qui, quindi, la richiesta di assunzione di responsabilità del Comune per negligenza nell’omessa vigilanza.

Ma con la conseguenza che, in tal caso, la giurisdizione spetta esclusivamente al giudice ordinario.

Antonello Mango

 

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