Shopping Cart

Concorsi pubblici: scorrimento in graduatoria è un diritto? Risponde il TAR

Diversi i concorsi pubblici stanno per essere banditi. Tra i più noti, sicuramente il concorso per allievi agenti della Polizia di Stato, la selezione pubblica per vigile del fuoco e la procedura concorsuale per assistente giudiziario. Tuttavia, nonostante si aprano le porte a giovani candidati, ci sono gli idonei dei precedenti concorsi pubblici che attendono di essere collocati. Questa situazione riguarda oltre 150 mila persone, tra cui c’è anche chi ha superato fino a 18 selezioni.

Le graduatorie in cui gli idonei delle procedure concorsuali sono utilmente collocati scadranno prossimamente, ovvero il 31 dicembre. Si ritroveranno così a dover ricominciare la trafila o semplicemente a chiudere definitivamente il loro progetto di poter lavorare in quel determinato settore, dopo aver superato legittimamente un concorso pubblico. Nonostante l’attuale situazione e nonostante ci sia il decreto legge 101 del 2013 che stabilisce, che prima di indire nuove e costose procedure pubbliche,  bisogna attingere dalle graduatorie, i bandi vengono attesi e banditi.

Concorsi pubblici: l’intervento di Gianni Tonelli

In questo senso, fa riflettere l’intervento di Gianni Tonelli, segretario generale del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia), su Report. Il segretario, durante la nota trasmissione, è intervenuto in materia di concorsi pubblici, trattando specificamente della selezione per la nomina di 559 Allievi Agenti della Polizia di Stato e della selezione di 1400 Ispettori per lo stesso corpo.

Il dott. Tonelli ha dichiarato che mancano 12.000 ispettori e che quindi dovrebbero far accedere gli idonei al grado di vice ispettore. ‘In questo caso – continua il segretario del SAP – hanno voluto prenderne 320 dall’esterno, perché sotto il profilo del consenso elettorale c’è una ricaduta maggiore. Ovviamente non si gestisce così’.

Il caso

Il Tar Calabria – Catanzaro, Sez. II, con la sentenza n. 1983 del 20 ottobre 2016 ha dichiarato illegittima la delibera dell’Azienda Sanitaria Sanitaria Provinciale di Cosenza, che prevedeva l’indizione di un nuovo concorso pubblico, nonostante ci fosse una graduatoria ancora valida ed efficace.

Fa specie, come sottolinea la sentenza, che l’Amministrazione non ha motivato la scelta di indire una nuova procedura concorsuale. Infatti,  l’azienda sanitaria, di fronte ad una graduatoria valida, doveva ‘rendere comprensibili le ragioni che l’hanno portata ad  optare per l’una o un’altra forma di reclutamento’. Tenendo, ovviamente, presente il generale principio di favorire lo scorrimento in graduatoria al fine di contenere la spesa pubblica. Questo principio viene ‘eluso’, e quindi viene concesso l’indizione di nuovi concorsi pubblici ‘solo in presenza di speciali discipline di settore o di particolare circostanze di fatto o di ragioni di interesse pubblico’, che vanno comunque puntualmente indicate e spiegate.

Gli idonei dei concorsi pubblici: cosa tener presente dal caso

Dalla sentenza emergono almeno due aspetti da tener presente sui concorsi pubblici. In primis, la circolare della Funzione Pubblica n. 5 del 2013 e del DCA n. 2 del 26 marzo 2015 stabilisce che per le graduatorie antecedenti al 01 gennaio 2007 si pone la discrezionalità dell’amministrazione di attingere alle medesime, per quelle posteriori, invece, si pone l’obbligatorietà degli scorrimenti.  Tuttavia, l’Azienda, in ogni caso, deve comunque motivare esplicitamente la scelta di attivare procedure di stabilizzazione.

Il secondo aspetto da prendere in considerazione è il Decreto del Commissario ad Acta della Sanità della Regione Calabria del 26 marzo 2015, n. 2 con il quale viene indicato l’iter che le aziende sanitarie devono seguire per poter procedure alla copertura dei posti. In particolare, il Decreto individua quest’ordine:

  • Immissione in ruolo di vincitori di concorsi pubblici;
  • Attivazione di processi di mobilità;
  • Scorrimento delle graduatorie vigenti dal 01/01/2007;
  • Possibilità di attingere da graduatorie di selezioni pubbliche ancora valide e approvate da altre aziende;
  • Attivazione di nuove procedure concorsuali.

Lucia Picardo

Ultimi articoli

DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO, CAMBIARE SI PUO’
L’operaio lento è licenziabile? Per la Corte di Cassazione sì
Traffico illecito di rifiuti, abusivismo edilizio e reati contro la biodiversità. Il rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente
Bassi consumi elettrici? Niente agevolazioni per la prima casa

Formazione Professionale per Avvocati
P.Iva: 07003550824

Privacy Policy | Cookie Policy

Partner