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Contratto Statali, c’è la firma: siglata l’intesa con i sindacati

Contratto Statali, c’è la firma: siglata l’intesa con i sindacati

Dopo ore di trattativa, arriva l’intesa tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e il ministro per la Semplificazione della Pubblica Amministrazione Marianna Madia. La trattativa mirava a un’intesa politica per sbloccare i contratti di 3.3 milioni di lavoratori, fermi dal 2010.

Obiettivo della trattativa era quello di trovare un’intesa sull’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici, sciogliendo i nodi su questioni cruciali come il budget, le categorie coinvolte e le modalità.

I dettagli e le clausole dell’accordo devono ancora essere ufficializzati ma è emerso che l’esecutivo avrebbe stanziato 850 milioni di euro per il rinnovo dei contratti nel 2017. L’annuncio della firma è stato ufficializzato su Twitter dallo stesso ministro.

Quanto all’incremento salariale, resta la proposta fissata durante un incontro precedente: questo non sarà inferiore a 85 euro mensili medi. Tuttavia, i sindacati hanno continuato a chiedere di cassare il termine “medi” in favore di “minimi”.

Contratto Statali, c’è la firma: le novità introdotte

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Il ministro Madia

Lo stanziamento di 850 milioni di euro per il rinnovo dei contratti degli statali costituisce la seconda voce del fondo per il pubblico, mentre la prima prevede: 850-900 milioni di euro per le forze dell’ordine (di cui 480 milioni per la proroga degli 80 euro), 100-170 per le assunzioni, 40 per la forestale e 250 per il riordino delle carriere.

Rientrano tra le modifiche alla bozza dell’accordo, gli incentivi per merito destinati ai dipendenti pubblici che producono di più e che sono più presenti. In base a quanto emerge dalla parte normativa dell’accordo, le parti si impegnano a individuare di anno in anno criteri e indicatori che misurino l’efficacia delle prestazioni delle amministrazioni e la loro produttività collettiva mettendo in campo misure contrattuali che incentivino più elevati tassi medi di presenza.

Uno dei fattori che ha contribuito a tener viva la trattativa è quello del bonus fiscale di 80 euro: per Cgil, Cisl e Uil il bonus andava mantenuto senza che lo scatto degli aumenti contrattuali ne determinasse la decaduta o decurtazione. Solo così il bonus sarebbe stato destinato a 800 mila lavoratori, di cui 250 mila nella scuola.

I sindacati avevano tentato di invitare l’esecutivo a guardar bene la soluzione trovata nel rinnovo del contratto dei metalmeccanici, vale a dire affrontare la questione con il welfare contrattuale che avrebbe rilevato solo in caso di scostamento.

Una volta raggiunta l’intesa, i segretari delle organizzazioni sindacali in questione hanno espresso compiacimento e soddisfazione per essere riusciti a realizzare un progetto che sembrava ancora troppo lontano.

Eloisa Zerilli

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