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Cori razzisti negli stadi: annullata la squalifica per Muntari

Una buona notizia per il calciatore del Pescara, Sulley Muntari, salvato dalla qualifica grazie ad un provvedimento della Corte d’Appello della FIGC.

Sulley Muntari è un calciatore di origine ghanese di 33 anni con il ruolo di centrocampista della squadra di calcio del Pescara. Durante la partita di serie A Cagliari-Pescara, giocata allo stadio Sant’Elia il 30 aprile 2017, il giocatore Muntari era stato espulso dall’arbitro Minelli e squalificato per un turno dal giudice sportivo, Dott. Gerardo Mastrandrea.

Alla base dell’espulsione e della squalifica dei cori razziali. Cori che però non erano imputabili al giocatore bensì a lui rivolti. Quasi un paradosso. Infatti, Muntari era stato bersagliato durante la partita da alcuni insulti razziali intonati dai tifosi del Cagliari e, non solo l’arbitro non era intervenuto a bloccare gli insulti razziali ma aveva reagito alle proteste del giocatore ganese e al suo abbandono volontario del campo, ammonendolo. Un cartellino giallo che è costato a Muntari l’espulsione per doppia ammonizione.

A seguito della vicenda, il giudice sportivo non solo non ha preso alcun provvedimento nei confronti dei tifosi del Cagliari, ritenendo che “i cori per quanto deplorevoli erano stati cantati da soli pochi tifosi” e quindi non avevano raggiunto la necessaria soglia di percezione, ma ha punito Muntari e quindi di conseguenza tutta la squadra del Pescara squalificando il giocatore per una giornata.

Ora, è intervenuta l’importante pronuncia della Corte d’Appello Sportiva della FIGC che ha annullato la squalifica per Muntari. Accogliendo il ricorso del giocatore, la sanzione della squalifica è stata annullata ed il calciatore potrà regolarmente essere in campo nella prossima partita Pescara-Crotone.

La C.S.A, considerata la particolare delicatezza del tema inerente i diritti personalissimi dell’uomo prima ancora che dell’atleta, verificata l’ammissibilità del ricorso ordinario, lo ACCOGLIE, e per l’effetto annulla la squalifica inflitta di 1 giornata. Questa la motivazione dell pronuncia d’appello, salutata con favore non solo da Muntari e dalla sua squadra di calcio ma anche da tutte le organizzazioni a tutele dai diritti che si erano indignate dal comportamento dell’arbitro e dal provvedimento del giudice sportivo.

Muntari è rimasto piacevolmente colpito dalla pronuncia e dalle motivazioni ed ha affermato che: “Questa è una vittoria importante per comunicare il messaggio che non c’è posto per il razzismo nel calcio, o nella società in generale”. 

Martina Scarabotta

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