Milano, 17 nov. (Adnkronos) – “Ho sentito proposte indecenti, non so come altro definirle, ‘mettiamo il 416 bis anche alla corruzione’, come se aggiungere un reato che è già previsto dal codice” possa aiutare a sconfiggere la criminalità organizzata. Lo sostiene il procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini, intervenendo
alla Bocconi alla presentazione della ricerca in materia di criminalità nel settore economico a Milano. La Boccassini sottolinea il ‘sovraccarico’ di competenze della Direzione distrettuale antimafia distante dall’origine per cui è nata la stessa Dda.
“Nel 2008 i principi del 416 bis sono stati estesi e questa è una deriva” perché ha ‘snaturato’ il principio per cui nasceva la norma creando “una commistione tra quello che è effettivamente il contrasto mafioso con altro”, in questo senso la Boccassini auspica un “ripensamento delle Distrettuali”, sottolinea l’importanza di investire negli uffici giudiziari e sulla preparazione delle forze dell’ordine in particolare per contrastare i crimini economici.
Per il procuratore aggiunto della Dda milanese “Innovazione vuol dire avere coraggio tenendo conto di quello che è il 416 bis e non cambiandolo a uso e costume anche delle sconfitte. Mai – sottolinea – dovremmo arrivare a una modifica del 416 bis” se non “togliendo il riferimento alle mafie straniere: se si straparla di mafia tutto è mafia e niente è mafia”. In questo senso bisogna concentrarsi sulle organizzazioni ‘classiche’ a partire dalla ‘ndrangheta che ha radici solide in Lombardia e che è sempre “più trasparente” e difficile da rintracciare.
(Afe/Adnkronos)