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Mafia: csm, parlamento prosegua con riforma codice antimafia

Il plenum del Csm ha approvato all’unanimità la risoluzione della VI commissione, relatori i consiglieri Ercole Aprile, Antonio Ardituro e Luca Forteleoni, in materia di aggressione ai patrimoni illeciti. Il Consiglio si rivolge: al legislatore, affinché prosegua nella riforma della normativa in materia, al ministro della Giustizia, affinché siano messe a disposizione degli uffici giudiziari le necessarie dotazioni tecnologiche e informatiche, al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione, al Pna e ai dirigenti degli uffici, per i profili organizzativi, alla Scuola superiore della Magistratura, per l’implementazione della formazione specifica in materia.

Il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, intervenendo in plenum ha voluto sottolineare il “lavoro straordinario, sotto il profilo metodologico e contenutistico” svolto dalla Sesta Commissione che contiene delle precise indicazioni rivolte al legislatore.

Legnini ha poi ricordato come sull’Agenzia dei beni confiscati si discuta da anni ”con continuità” ma ”senza pervenire all’individuazione di una soluzione più efficace perché passato di mano il bene confiscato, il rischio è che deperisca e non venga più utilizzato o che l’azienda non sopravviva e che i posti di lavoro non vengano salvaguardati. Mi auguro che, questa risoluzione apra fronti di riflessione e che il legislatore li voglia cogliere”.

“Questo settore – ha spiegato il presidente della VI Commissione Ercole Aprile – necessita di specializzazione e di riflesso di regole organizzative più specifiche e anche di una valorizzazione delle esperienze dei magistrati che si occupano di questa materia in sede di valutazione”.      Il consigliere Forteleoni ha spiegato che “si è trattato di un lavoro di grande rilievo, che è stato preceduto da una due giorni di lavori caratterizzata dal confronto con i procuratori e che ha consentito al consiglio di selezionare le prassi virtuose con riferimento a questa materia”.”Questa risoluzione arriva in un momento in cui è in fase avanzata – ha detto in plenum il consigliere Ardituro – la riforma del codice antimafia. Nella nostra risoluzione più volte abbiamo dovuto constatare che i suggerimenti che arrivano dagli uffici giudiziari sono collimanti con le norme di riforma del codice. La risoluzione rappresenta un modo per confermare un giudizio positivo rispetto all’assetto della riforma sul tema”.      La Commissione ha effettuato un’attività istruttoria presso gli uffici giudiziari direttamente coinvolti nell’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniale e degli altri strumenti relativi ai patrimoni illeciti, per acquisire indicazioni relative alle prassi organizzative ed alle eventuali criticità e valutare gli ambiti in cui si impone un intervento migliorativo.      (Asc/AdnKronos)

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