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Dare dell’omosessuale non è denigratorio

“Dare dell’omosessuale a qualcuno non è un’offesa. Il termine omosessuale, ormai entrato nell’uso corrente, ha un carattere neutro e non assume un  significato offensivo come poteva ritenersi in un passato nemmeno tanto remoto”. (Cass. 50659/2016)

Dare dell’omosessuale non è denigratorio, il caso

La vicenda sottoposta all’attenzione della Cassazione aveva ad oggetto la condanna per il reato di diffamazione inflitta ad un sessantenne che aveva, nel corso di una lite, dato dell’ “omosessuale” ad un altro.

La difesa sosteneva che il termine omossessuale è ormai privo di qualsiasi carattere lesivo nell’evoluzione del linguaggio comune e il suo significato intrinseco non costituisce un insulto.

La sentenza viene annullata senza rinvio perchè il fatto non sussiste.

Dare dell’omosessuale non è denigratorio, le ragioni della pronuncia

Oggetto di tutela nel delitto di diffamazione è l’onore in senso oggettivo, ossia la reputazione del soggetto passivo del reato, da intendersi come il senso della dignità personale in conformità all’opinione del gruppo sociale, secondo il particolare contesto storico.

Ciò che viene tutelato attraverso l’art.595 c.p. è dunque l’opinione sociale del “valore” della persona offesa dal reato.  E’ necessario, nel caso della comunicazione scritta od orale, che i termini utilizzati o il concetto veicolato attraverso di essi siano oggettivamente idonei a ledere la reputazione del soggetto passivo.

E’ da escludere – spiega la Suprema Corte – che il termine “omosessuale” utilizzato dall’imputato abbia conservato nel presente contesto storico un significato intrinsecamente offensivo come, forse, poteva ritenersi in un passato nemmeno tanto remoto. Tale vocabolo, infatti, è ormai entrato nell’uso comune e assume un carattere di per sè neutro, pertanto non è idoneo a offendere l’altrui decoro.

La parola omosessuale attiene alle preferenze sessuali dell’individuo e non ha carattere lesivo della reputazione altrui, tenendo conto dell’evoluzione del contesto storico in cui attualmente si vive; dare dell’omosessuale non costituisce un’offesa neppure se ci si rivolge ad una persona eterosessuale.

“Ma guarda un po’… adesso mi fai fa pure la figura del… mafrodita”.  (Totò, Risate di gioia, 1960)

Teresa Cosentino

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