L’intelligenza artificiale (I.A.) ha profondamente trasformato le tecniche utilizzate per la produzione dei beni materiali, e ha anche imposto lo svolgimento della prestazione lavorativa secondo nuove modalità, totalmente condizionate dall’informatica. L’I.A. nell’industria ha perfezionato il collaborative-robot (co-bot), frutto della collaborazione tra uomo e macchina; nei servizi ha dato luogo alla gig economy, il lavoro sulle piattaforme digitali, ove prevalgono forme di lavoro difficilmente riconducibili alla tradizionale figura giuridica del lavoro subordinato. La dottrina giuslavoristica è ancora, alla ricerca di un coerente inquadramento sistematico di queste nuove forme di lavoro. Maggior equilibrio sembra aver raggiunto la giurisprudenza, che ha quantomeno enucleato le fattispecie riconducibili alla subordinazione. Grande è l’attesa delle preannunziate e specifiche iniziative di regolazione intraprese dall’Unione europea.
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