Quello del fine-vita è un tema di grande attualità, sebbene se ne parli da decenni. E nonostante la volontà degli italiani sembri orientata verso una libertà di scelta, nella tutela della dignità di tutti gli individui, il disegno di legge sul Testamento biologico è tuttora impantanato al Senato, da ormai più di sei mesi.
Di “Dignità umana, Fine-Vita. Orientamenti a confronto” se ne parerà venerdì 24 novembre 2017 alle 15.30, presso l’Aula Magna della Corte di Appello del Tribunale di Palermo in occasione del convegno organizzato da A.G.I.U.S (Associazione Giuristi Siciliani)
All’incontro interverranno illustri relatori, tra cui l’avvocato Guido Galipó che parlerà di “Dignità umana e fine-vita: un’introduzione costituzionalmente orientata”, l’avvocato Ennio Tinaglia il cui intervento verterà su “Accanimento terapeutico ed autodeterminazione personale: profili penalistici” e, infine, l’avvocato Giuseppe Giaimo che tratterà di “Decisioni sul fine vita: profili comparatistici”. Modererà il dibattito l’avvocato Dario Vecchio – membro del direttivo di Agius – che ha organizzato l’incontro.
Mentre negli Stati Uniti il testamento biologico è realtà dal 1990, con l’adozione del Patient Self Determination Act, e nella maggior parte dei Paesi europei, il valore giuridico vincolante del testamento biologico fa parte del corpus dei diritti civili minimi del cittadino, in Italia, il tema sembra condannato ad essere gestito dai tribunali, come i recenti fatti di cronaca hanno dimostrato.
L’evento è in fase di accreditamento per tre crediti in Diritto penale presso il Coa di Palermo.
Per iscriversi basta andare sul sito dell’Agius o cliccare direttamente qui: http://agius.gestionedeicontatti.it/evento/evnt1510590000337