Esame avvocati 2017: come ogni anno, sul finire dell’estate, il Ministero di Giustizia ha pubblicato il bando d’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense relativo alla sessione 2017.
Concorso avvocati: le date delle prove scritte
Il bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 agosto 2017 annuncia le date delle tre prove scritte che, come abitualmente, vedranno impegnati i praticanti avvocati in tre lunghe giornate consecutive nel mese di dicembre.
12, 13 e 14 dicembre 2017: queste le date delle tre prove scritte in cui gli aspiranti avvocati saranno chiamati a redigere, rispettivamente, un parere di diritto civile, un parere di diritto penale e un atto giudiziario.
Ciascuna prova, come di consueto, durerà sette ore dal momento della dettatura del tema e sarà uguale per tutti i candidati del territorio nazionale.
La prima prova consisterà nella stesura di un parere motivato in materia regolata dal codice civile, da scegliersi tra due possibili tracce fornite dalla commissione; la seconda prova richiederà invece la redazione di un parere motivato in materia penale, da scegliersi tra due questioni; infine, la terza e più temuta prova riguarderà la redazione di un atto giudiziario a scelta tra i tre proposti rispettivamente in materia di diritto privato, diritto penale o diritto amministrativo.
Anche per l’anno 2017 resta ferma la possibilità di utilizzare codici commentati, essendo stata posticipata ulteriormente l’entrata in vigore della riforma.
Aspiranti avvocati: la presentazione delle domande entro l’11 novembre
L’invio della domanda di partecipazione può avvenire solo per via telematica, entro e non oltre il giorno 13 novembre 2017.
Per evitare di trovarsi in affanno a ridosso della scadenza, è consigliato definire al procedura con un certo margine di anticipo. Numerosi sono infatti gli adempimenti da affrontare: in primo luogo, occorre registrarsi al sito internet del Ministero della Giustizia, inserendo i propri dati generali e creando le proprie credenziali di accesso al sistema. Sarà poi necessario compilare la domanda di partecipazione inserendo i dati anagrafici, di recapito e di residenza, indicando la Corte d’Appello, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati cui è rivolta la domanda, le materie della prova orale scelte dal candidato, nonché l’autocertificazione del possesso dei requisiti richiesti, in particolare del completamento dei 18 mesi di pratica forense obbligatoria.
Ma i 16 euro della marca da bollo non sono l’unica spesa che gli aspiranti avvocati dovranno sostenere. E’ richiesto anche il versamento alla Tesoreria dello Stato, anche a mezzo bonifico, un contributo spese di € 50,00 oltre al pagamento della tassa di € 12,91 da versare a mezzo modulo F23.
Esame avvocati 2017: le prove orali
I candidati che supereranno le prove scritte, riportando un punteggio complessivo di almeno 90 punti e comunque non inferiore a 30 punti in almeno due prove, potranno accedere alla prova orale. I risultati delle prove scritte, di consueto, vengono pubblicate a distanza di alcuni mesi, all’inizio dell’estate seguente e sono seguiti dalla pubblicazione della lista dei candidati idonei del calendario delle prove orali.
Ciascun candidato ammesso all’orale dovrà sostenere un esame vertente su cinque materie scelte in fase di registrazione al concorso, di cui almeno una procedura, oltre alla deontologia forense, tra: diritto costituzionale, comunitario, commerciale, lavoro, civile, penale, amministrativo, tributario, ecclesiastico ed internazionale privato.
Supereranno la prova orale i candidati che riceveranno un punteggio complessivo non inferiore a 180 punti ed un punteggio non inferiore a 30 punti per almeno 5 prove. Il superamento della prova orale implica il diritto del candidato ad ottenere l’abilitazione forense e l’iscrizione al relativo albo.
Martina Scarabotta