Il countdown per migliaia di praticanti avvocati è partito, il 13 dicembre iniziano gli esami scritti di abilitazione forense. Una tre giorni dura e difficile, che comporta uno spreco di energie mentali non indifferente. Nell’augurarvi un affettuoso in bocca al lupo, sincero, MasterLex vi fornisce 5 utili consigli per cercare di superare le prove.
L’esame scritto d’avvocato presenta, infatti, insidie particolari. Risulta essere ben diverso dagli esami universitari ed, allo stesso tempo, è molto lontano da ciò cui abitua la pratica: si trova in un limbo in cui si chiede al candidato di riesumare le nozioni istituzionali dei manuali universitari ed allo stesso tempo di superare l’astrattezza della teoria con applicazione a tracce d’esame che, pur se tratte dalla giurisprudenza, non possono che essere stilizzate.
1. GESTITE BENE IL TEMPO A VOSTRA DISPOSIZIONE
L’esame dura 7 ore, che non sono poche. Vi renderete conto, in realtà, che non sono nemmeno moltissime ma obiettivamente il tempo a vostra disposizione è sufficiente a ultimare la prova. La cosa fondamentale, però, è gestire bene questo tempo. Come? Innanzitutto, non appena terminata la dettatura delle tracce, accendete immediatamente il cervello. Non rilassatevi, non chiacchierate inutilmente con i compagni sulla scelta della traccia. Prendetevi una buona mezz’ora di concentrazione, rileggete le tracce e in base alle vostre conoscenze prendete la decisione. Non ascoltate cosa farà la maggior parte della gente, almeno se l’argomento oggetto del parere è a voi semi sconosciuto. Non dovete svolgere il compito collettivamente, su quel foglio siete solo voi. Dopo aver deciso la traccia da svolgere, cominciate a ottimizzare i tempi, redigendo un piccolo schema logico-concettuale del parere: gli istituti da trattare, le disposizioni normative in rilievo, le soluzioni. Aprite i codici, cominciate ad analizzare la giurisprudenza presente in materia. La realizzazione di uno schema appare molto utile, perché avrete le idee chiare man mano che cominciate a scrivere sul vostro foglio. Il parere, infatti, dovrà seguire un proprio schema logico-giuridico che, spesso e volentieri, risulta decisivo ai fini di un voto almeno sufficiente. Calcolate anche il tempo per ricopiare il vostro svolgimento, onde evitare scene di panico prima della consegna.
2. UTILIZZATE UNA BUONA GRAFIA
La grafia del vostro elaborato dovrà essere chiara e comprensibile. Se avete una grafia non limpida esercitatevi molto in questi ultimi giorni. I commissari che correggeranno il vostro compito, infatti, dovranno leggere agevolmente e senza intoppi e fastidi la vostra prova. Non è, quindi, qualcosa di secondario. Tutt’altro. Naturalmente, ma questo lo diamo per scontato, mai commettere errori grammaticali: occhio alla divisione in sillabe e agli apostrofi. State per diventare avvocati, la grammatica prima di tutto. Se avete dubbi derivanti dalla tensione del momento, che possono naturalmente presentarsi, aprite il dizionario e tutto verrà chiarito.
3. OCCHIO ALLE VOCI CHE ASCOLTATE

Durante il vostro esame vi sembrerà di trovarvi in una vera e propria jungla. Sì, avete capito bene. Purtroppo sentirete circolare tantissime voci, alcune probabilmente corrette, altre totalmente errate. Ricordate la mitica scena de “Il secondo tragico Fantozzi” quando i dipendenti della ditta sono costretti a vedere la corazzata Potëmkin durante Italia-Inghilterra? “Correvano voci incontrollate pazzesche, si diceva che l’Italia stava vincendo per 20-0 e che aveva segnato anche Zoff di testa su calcio d’angolo”. Ecco, analogamente comincerete a sentire teorie pazzesche di diritto civile e penale, argomentazioni al limite dell’assurdo. Vi mettiamo in guardia da tutto ciò, perché presi dalla grande tensione del momento potreste dare ascolto a queste. Restate lucidi, mantenete la calma, fidatevi solamente di voi stessi e magari di qualche consiglio della Commissione, che tendenzialmente di tanto in tanto passa a rassicurarvi.
4. PORTATE DEL CIBO CON VOI
Probabilmente, arriverete presso la sede designata per lo svolgimento degli scritti di mattina presto, ed uscirete quando sarà già buio. Avrete bisogno di energie e, quindi, di cibo. Portate anche dell’acqua, la disidratazione in prove come queste può diventare una compagna fastidiosa. Naturalmente, cibi leggeri e sani. Non presentatevi con pizze, panini kebab, frittatoni di cipolla (per restare in tema Fantozzi), pasta o cotolette. Alimenti genuini che possono darvi energie: anche un cioccolatino può essere d’aiuto. Vi servono zuccheri!
5. MAI SEGNI DI RICONOSCIMENTO!
Ricordatevi che, per garantire l’anonimato, sul vostro elaborato non dovranno comparire segni di riconoscimento. Evitate, quindi, nella maniera più assoluta scarabocchi, carcerazioni strane e creative. Naturalmente, NON FIRMATE MAI IL VOSTRO ELABORATO. Sembrerà scontato, ma vi assicuriamo che non sono leggende metropolitane quelle storie che riportano di pianti disumani di candidati che, ingenuamente e per abitudine, hanno firmato il parere o l’atto al termine della scrittura. Attenzione ragazzi, ricordatevi che non siete alla scuola di preparazione e che il compito che state per consegnare deve restare assolutamente ANONIMO.
Speriamo, davvero, di aver dato una mano a tutti i praticanti. Chi vi scrive sa quanto sia dura questa prova. Lo stress mentale che proverete, ve lo anticipiamo, sarà pesante. Ma tranquilli, tutto passa. Alla fine terminerete il terzo giorno stremati, ma in parte anche divertiti. Sì, divertiti. Perché condividerete paura e tensioni con i vostri vicini, persone che magari non rivederete più oppure amici di sempre. Tutti nella stessa barca, tutti consapevoli di affrontare un esame dalle modalità rivedibili e, in parte, anacronistiche. La sera del 15 dicembre vi sentirete più leggeri, e potrete pensare al Santo Natale e al Capodanno anche voi!
Buona fortuna, in bocca al lupo!
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Redazione