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Giustizia: OCF, sostegno all’astensione proclamata dai penalisti

Giustizia: ocf, sostegno all’astensione proclamata dai penalisti

L’Organismo Congressuale Forense (Ocf)  esprime “solidarietà, sostegno e appoggio” alla nuova astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale proclamata dal 10 al 14 aprile compreso dall’Unione delle Camere Penali Italiane.

“E’, infatti, inaccettabile – osserva l’Ocf – che una riforma che incide in maniera determinante sul processo e sull’ordinamento penale, con lesione del diritto di difesa e del principio della ragionevole durata del processo, venga approvata in Senato ricorrendo al voto di fiducia, così sottraendo il disegno di legge alla doverosa e naturale
discussione dell’Aula. E’ altresì incomprensibile che in uno Stato che si vuole moderno si dia prevalenza a discutibili ragioni di economia rispetto ai principi del giusto processo”.

L’Ocf condivide le motivazioni esposte nella delibera del 17 marzo, con cui i penalisti hanno indetto lo stato di agitazione e che, ancora una volta, “attestano la sensibilità che l’Avvocatura rivolge alla tutela dei diritti dei cittadini rispetto a riforme che ne comprimano gli interessi, i diritti e le garanzie”. Occorre, aggiunge l’organismo, “operare un fermo richiamo al Governo rispetto alle sue pesanti responsabilità politiche qualora intendesse impedire i giusti
interventi correttivi sul testo di legge riproponendo il voto di fiducia anche davanti alla camera dei Deputati”.

Per tali ragioni l’Ocf, quale rappresentante politico eletto dalla massima assise dell’intera Avvocatura, invita tutti gli
avvocati a sostenere e a ricordare in ogni sede la giusta battaglia intrapresa dall’Ucpi, affinché sia chiaro che l’intera Avvocatura è pronta ad attuare più ampie e generali forme di protesta a tutela dei diritti dei cittadini e della piena autonomia ed indipendenza degli Avvocati.

La nota dell’Avvocatura è stata inviata al Presidente della Repubblica, ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, ai Capi degli Uffici Giudiziari, ai Presidenti dei C.O.A. ed a tutte le Associazioni Forensi maggiormente rappresentative.

Redazione

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