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Infermieri Umberto I, tra caos e polemiche: parola al sindacato

Infermieri Umberto I, tra caos e polemiche: parola al sindacato

Qualche settimana fa vi abbiamo documentato sul concorso per 40 infermieri presso l’ospedale Umberto I, al quale parteciperanno circa 19.000 candidati. Una selezione che era attesa da circa 10 anni, già accompagnata da parecchie polemiche. La nostra redazione ha voluto porre l’attenzione su alcune tematiche specifiche, e lo ha fatto intervistando Laura Rita Santoro, Responsabile Regionale Sindacato degli Infermieri – Nursing Up.

Cosa ne pensa della procedura concorsuale e delle tante polemiche che l’hanno accompagnata?

Laura Rita Santoro
Laura Rita Santoro

Purtroppo è da 10 anni che nel Lazio non si fa un concorso. Ciò ha comportato la nascita di moltissime aspettative, che hanno causato crisi di panico e quasi isterismo legato alla procedura.
Sono molto preoccupata e dispiaciuta per molti di loro, perché le domande erano davvero tantissime. Le polemiche sono anche dovuti all’assenza di concorsi e alle varie assunzioni effettuate con agenzie interinali. Molti dei non ammessi oggi sono risentiti e stanno cercando una strada per continuare la selezione.Onestamente non so se c’è un margine oggettivo per presentare ricorso. Ho sentito dire che sono stati favoriti i primi rispetto agli ultimi. Ho provato a fare un’analisi dei risultati, in base ai partecipanti per turno, e ho visto che in percentuale c’è una percentuale più bassa nei primi giorni, un picco di risultati positivi a metà, e un riabbassamento nelle fasi finali, come in una curva di Gauss. Potrebbero aver tamponato in corso d’opera il problema della divulgazione delle domande, che nei primi giorni erano tra loro similari. I partecipanti potrebbero aver un concorso di colpe in questo evento. Molti dei partecipanti non avevano mai partecipato ad un concorso, ed anche questo ha aumentato il panico“.

Le risulta che non ci siano stati controlli circa l’ingresso dei candidati con i telefoni cellulari?

Avrebbero certamente potuto evitare l’utilizzo dei telefonini. Mi è stato riferito che è stato semplicemente comunicato che l’utilizzo dei telefonini era vietato, ma non sarebbero stati in concreto effettuati dei controlli.

Il semplice possesso, non corredato da prove, non dovrebbe comportare comunque causa di annullamento del concorso“.

È a conoscenza di una riunione tenutasi dopo la quinta giornata di prove, nel corso della quale sono state individuate delle nuove domande da inserire per l’ultimo giorno di prove?

Non so se c’è stata effettivamente una riunione. Mi è arrivata voce che la Commissione abbia fatto nottata per fare delle correzioni, ma non posso dare notizie certe in merito“.

Nel corso della prova, era possibile variare la risposta data?

Tale possibilità a volte non viene fornita per evitare che possano essere fatti dei segni di riconoscimento nella prova. Rispetto ad altri concorsi, anzi, non venivano valutate negativamente le risposte sbagliate, incentivando il candidato a fornire una risposta“.

Redazione

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