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L.elettorale, Avvocatura Stato: Italicum costituzionale regolato da legge ordinaria

L.elettorale, Avvocatura Stato: Italicum costituzionale regolato da legge ordinaria

Roma, 24 gen – “Venga confermata la legittimità della legge elettorale Italicum e venga proclamata la inammissibilità o la infondatezza delle questioni sollevate”. E’ la richiesta con la quale l’Avvocato generale dello Stato, Massimo Massella Ducci Teri ha concluso il suo intervento a palazzo della Consulta davanti ai giudici della Corte Costituzionale.

Rappresentando le posizioni della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Avvocatura di Stato – prima con Paolo Grasso e poi con Massimo Massella – ha spiegato che il sistema elettorale proporzionale puro non può essere considerato l’unica soluzione valida consentita dalla Costituzione. Non a caso, ricorda, i costituenti non vollero cheil sistema elettorale fosse scritto in Costituzione, affidandolo invece a una legge ordinaria del Parlamento e dunque alla discrezionalità del legislatore. Inoltre, il premio di maggioranza previsto dall’Italicum è legato al superamento della soglia del 40% come richiesto dalla stessa Consulta; oppure alla vittoria al ballottaggio, forma elettiva già presente nel nostro ordinamento – ad esempio per l’elezione dei sindaci – nonché in diversi ordinamenti di Paesi europei a noi vicini, senza che mai sia stato considerato antidemocratico.

Quanto ai capilista bloccati, nessuna norma della Costituzione lo vieta, a differenza delle liste bloccate della precedente legge elettorale, inserite tra l’altro in collegi non di ridotte dimensioni come quelli previsti dall’Italicum. Infine, le candidature in più collegi non sono una ‘invenzione’ di questa legge elettorale ma risalgono addirittura al 1946, cioè all’alba della nostra Repubblica democratica.

Redazione

 

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