L’Ungheria approva la legge che punisce chi aiuta i migranti irregolari
Sostenere i migranti irregolari diventerà presto un reato in Ungheria, un’ulteriore passo verso una posizione estremista. È infatti passata la linea del premier sovranista, popolare e carismatico Orban, a poco più di un mese dalla sua vittoria elettorale dell’8 aprile.
Il Paese ha approvato la legge che punisce penalmente chiunque, Ong incluse, fornisca supporto ai migranti. Rinominata “Stop Soros”, l’iniziativa legislativa criminalizza gli atti che sono volti a fornire aiuto agli immigrati irregolari e minaccia di interdire perfino le organizzazioni civili che agiscono in tal senso.
“Stop Soros”: cosa prevede la nuova normativa
In particolare, qualsiasi organizzazione e/o singolo cittadino che si renda colpevole di aiuto a entrare e permanere in Ungheria a persone che non hanno i titoli per richiedere asilo politico sarà soggetto a pene detentive: il reato sarà punibile con un anno di carcere.
Si attendono per la prossima settimana un ulteriore dibattito e il voto finale ma è già consolidata l’idea che la nuova normativa preveda una modifica sostanziale della Costituzione in nome della tanto decantata sicurezza e di un piano di azione che imponga un divieto di accoglimento dei migranti ricollocati.
Inoltre, una seconda legge, promossa ancora una volta dalla maggioranza detenuta da Fidesz, il partito del premier, impone l’introduzione di un emendamento nella Costituzione ungherese per affermare palesemente che sarà vietato far installare o aiutare a installarsi in Ungheria qualsiasi “popolazione aliena”, vale a dire non conforme ai valori occidentali e cristiani della nazione.
Avendo ottenuto una una maggioranza di due terzi nelle recenti elezioni, il governo di Viktor Orban ha la possibilità di cambiare la Costituzione.
“Stop Soros”: una minaccia per gli aiuti umanitari
Il rappresentante di una delle Organizzazioni Non Governative minacciate dalla nuova normativa, il Comitato Helsinki, ha dichiarato come sia inaudito sanzionare con prigione l’aiuto umanitario sul territorio europeo, da sempre aperto all’accoglimento di diverse culture e nazionalità.
Non appena approvata, la nuova normativa è stata subito condannata dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) che, in nome dell’organizzazione, ha chiesto all’Ungheria, in un appello urgente, di annullare repentinamente le nuove leggi.
“Stop Soros”: l’ultimo di una serie di step verso politiche estremiste
I nuovi provvedimenti sono solo l’ultima minaccia di una campagna intimidatoria contro la società civile che dura da anni. Proprio un anno fa, l’Ungheria approvava la “Legge sulla trasparenza delle organizzazioni finanziate dall’estero”, normativa con cui introduceva una serie di onerosi adempimenti amministrativi per le Organizzazioni Non Governative che ricevono finanziamenti internazionali, la maggior parte delle quali è impegnata a favore delle libertà civili e dei diritti umani.
Eloisa Zerilli