Mafia capitale: CSM si spacca su De Cataldo, no all’archiviazione
Roma, 26 ottobre – Il plenum del Csm si è spaccato sulla pratica di prima commissione riguardante il giudice e scrittore Giancarlo De Cataldo, in servizio alla Corte d’Appello di Roma. Con 12 voti favorevoli e 12 contrari è stata respinta la proposta di archiviazione e la pratica, aperta dopo le telefonate e gli sms con Salvatore Buzzi, ras delle cooperative e uno dei protagonisti dell’inchiesta Mafia Capitale, torna ora in commissione.
Il consigliere laico del Csm Antonio Leone, nel corso del dibattito, ha espresso la propria posizione contro l’archiviazione della pratica sul giudice penale della Corte d’Appello di Roma De Cataldo, e ha votato per il rinvio in Commissione per valutare gli eventuali profili di incompatibilità ambientale e/o funzionale.
“Oggi il Consiglio ha scritto una brutta pagina e ha dimostrato che l’unanimità su pratiche delicate continua ad essere una chimera. Mai come in questo caso è necessario un supplemento d’istruttoria, che deve essere completa ed esaustiva. Su altri casi – ha sottolineato – la prima Commissione ha portato avanti procedure a dir poco inquisitorie. Questa volta, invece, non si sono auditi ne’ avvocati, né sono stati acquisiti gli altri atti a cui si è riferito oggi il consigliere Morgigni. Allora perché non sentire addirittura i cittadini di Roma che hanno letto le intercettazioni? – ha provocato Leone – Mi dovete spiegare, se la vicenda è così pacifica, allora perché il Plenum oggi si e’ spaccato?”.
Nella proposta di archiviazione, bocciata dal plenum, si rilevava che “nei riguardi del dott. De Cataldo non risultano presentati denunce o esposti, ne’ da parte di privati ne’ da parte di colleghi ne’ da parte di legali o dell’ordine degli avvocati di Roma” . Dunque la frequentazione con Salvatore Buzzi “non ha generato alcuno strepitus – riporta la delibera – nell’ambiente romano. Tanto meno una qualche incompatibilità di natura oggettiva può derivare dalla circostanza che Giancarlo De Cataldo, nel suo tempo libero, si dedichi con successo all’attività di scrittore e sceneggiatore, quand’anche di romanzi ispirati al mondo della malavita”.
(Asc/AdnKronos)