Palermo, 25 nov. – Momenti di tensione al processo sulla trattativa tra Stato e mafia, in corso all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dove il Presidente della Corte d’assise, Alfredo Montalto, ha sospeso l’udienza, rinviandola di venti minuti. A fare scoppiare la polemica è stato un intervento del Presidente della Corte d’assise che, rivolgendosi, durante il controesame del colonnello Massimo Giraudo, alla difesa del generale Mario Mori e del colonnello Giuseppe De Donno, rappresentata dagli avvocati Basilio Milio e Francesco Romito, ha detto: “Avvocato Romito, lei fa domande per interposta persona, che le vengono scritte dall’avvocato Milio.
Molte domande sono già state fatte”. Ma Milio ha subito replicato stizzito, denunciando: “Qui si viola il diritto alla difesa”. In particolare, l’avvocato Romito leggeva le domande che gli venivano indicate dal collega Basilio Milio, che aveva già fatto il controesame dell’ufficiale dei Carabinieri.
“Presidente – ha detto ancora Milio – i pm hanno interrogato Giraudo per tre udienze, mentre a noi non viene permesso, qui si viola il diritto alla difesa”. A quel punto è intervenuto in polemica anche il difensore del boss Totò Riina, Luca Cianferoni. E il Presidente Montalto ha preferito sospendere l’udienza per venti minuti.
“Riprendiamo l’udienza, speriamo con maggiore serenità, di tutte le parti”, ha esordito al rientro il Presidente della Corte d’assise Alfredo Montalto, dando la parola all’avvocato Francesco Romito che prosegue il controesame del colonnello Giraudo. Subito dopo toccherà al controesame del geometra Pino Lipari, l’ex ‘consigliori’ del boss Bernardo Provenzano, interrogato ieri dall’accusa.
(Ter/AdnKronos)