Shopping Cart

Ok dal Cdm al decreto per il riordino di ruoli e carriere forze armate

 

Il Consiglio dei ministri, su proposta della ministra della Difesa Roberta Pinotti, ha approvato ieri, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione della legge 31 dicembre 2012, n.244, che detta disposizioni per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate, in un contesto di equiordinazione del loro ordinamento con quello delle Forze di Polizia ad ordinamento civile.

Il provvedimento consente di valorizzare le funzioni dei diversi ruoli, in special modo di quelli iniziali e intermedi, in linea con le nuove esigenze d’impiego dello strumento militare, ridisegnando percorsi formativi e sbocchi di carriera e garantendo un livello delle retribuzioni coerente con le responsabilità, attraverso il ricorso a strumenti differenziati.

In un contesto di attenzione al merito, alla professionalità e all’impegno individuale il decreto, che interessa le diverse categorie del personale militare dell’Esercito italiano, della Marina militare, compreso il Corpo delle Capitanerie di porto, dell’Aeronautica militare, dell’Arma dei carabinieri e del Corpo della Guardia di finanza, interviene in materia di reclutamento, stato giuridico, parametri stipendiali e avanzamento del personale, individuando altresì nuove opportunità di progressione attraverso procedure concorsuali.

Il testo tiene conto delle condizioni e delle osservazioni formulate dalle Commissioni parlamentari in seguito alla prima approvazione a parte del Consiglio dei ministri. In particolare, con riferimento al sistema previdenziale, si prevede espressamente che i miglioramenti economici derivanti dalle nuove disposizioni operino esclusivamente con riferimento alle anzianità contributive maturate a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto stesso.

Ultimi articoli

LA TORMENTATA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI DEL JOBS ACT. I recenti interventi della Corte Costituzionale.
LAVORO, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DISCRIMINAZIONI
USO E ABUSO DELL’IA: LA RESPONSABILITA’ DA ALGORITMO.
Lavoro e Piattaforme