Roma, 23 feb.- “Gli orfani dei liberi professionisti sono discriminati”. A dirlo l’Adepp, ricordando che la commissione Lavoro della Camera dei deputati ha dichiarato inammissibile l’emendamento, presentato da Sergio Boccadutri, al disegno di legge sul lavoro autonomo nel quale si chiedeva di porre fine a una palese disparità di trattamento tra gli orfani dei lavoratori dipendenti e gli orfani dei liberi professionisti.
“Nella legge di Bilancio 2017 -spiega- infatti è prevista un’esclusione delle quote di pensione in favore dei superstiti, fino ad un limite di 1.000 euro, dal reddito imponibile ai fini Irpef per i lavoratori dipendenti, pubblici o privati, o per i lavoratori iscritti alla gestione separata dell’Inps, senza far alcun riferimento agli iscritti presso gli altri enti di previdenza obbligatoria di primo pilastro”.
“Questo -avverte- significa che chi ha perso un genitore libero professionista si troverà a pagare almeno 230 euro di tasse in più all’anno rispetto a chi ha avuto lo stesso lutto in casa, ma ha avuto la fortuna di essere figlio di un dipendente”.
”Adepp -dice il presidente dell’associazione
delle Casse dei professionisti, Alberto Oliveti- critica fortemente questa scelta e chiede al presidente e a tutti i componenti della commissione Lavoro della Camera di fare un passo indietro ristabilendo una corretta parità di diritto dei cittadini e in particolare di quelli più deboli e in grave difficoltà quali gli orfani”.
“E’ inaccettabile -ribadisce- che esistano orfani di serie A e orfani di serie B, entrambi colpiti da un così grave dramma familiare”.
(Lab/Adnkronos)