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Napoli, chiesto il rinvio a giudizio per 12 agenti per il caso “cella zero”. UCPI, subito il reato di tortura

La Procura della Repubblica di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 agenti di polizia giudiziaria e l’archiviazione per altri 10, per il cosiddetto caso «cella zero». L’indagine, iniziata nel gennaio 2014 dopo le denunce di Pietro Ioia, Presidente di un’associazione di ex-detenuti, e gli esposti del Garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Campania e de “Il Carcere Possibile” Onlus della Camera Penale di Napoli, aveva ad oggetto la famigerata «cella zero». Contestati, unitamente all’abuso di autorità, le lesioni ed i maltrattamenti e anche il sequestro di persona. Oltre tre anni d’indagine ed ora sarà il Giudice dell’udienza preliminare a valutarne gli esiti. «Come sempre – scrive in una nota l’Unione delle Camere penali – anche in questo caso, siamo e restiamo garantisti, perché la verità deve emergere nel dibattimento e nel contraddittorio delle parti. Ma la notizia non può che farci riflettere sul trentennale dibattito in merito all’istituzione del delitto di tortura nel nostro Paese e sul testo – assolutamente insufficiente – della norma licenziata dal Senato, che approderà alla Camera  il 26 giugno per la discussione generale».

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