Roma, 21 set.- “L’Enac deve comminare oggi stesso una sanzione a Ryanair, dato che sul sito della compagnia appare ancora oggi la scritta sui rimborsi sbagliata, in violazione dell’art. 8 del Regolamento (CE) n. 261/2004”. Ad affermarlo in una nota è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Ieri, infatti, l’Enac ha richiamato Ryanair “alla rigida applicazione di quanto previsto dalla normativa, segnalando alla compagnia che ogni “mancata osservanza delle previsioni del Regolamento” a tutela dei passeggeri sarebbe stata “rigorosamente sanzionata”.
“Ebbene una violazione -sottolinea l’Unc- è in corso, come riconosciuto e noto all’Enac fin dal 19 settembre. E’ ora, quindi, di passare all’azione. Chiediamo anche all’Antitrust, che ha già aperto un procedimento, di intervenire per far rimuovere la scritta, sospendendo in via cautelare la pratica segnalata ai sensi dell’articolo 27, comma 3, del Codice del Consumo, per evitare, in attesa di una pronuncia sul merito, che siano pregiudicati i diritti dei consumatori” prosegue Dona.
“Quanto all’incontro tra Enac e Ryanair previsto per oggi, è incredibile che la compagnia possa permettersi di snobbare la convocazione e si limiti a dare disponibilità per i primi giorni di ottobre. Evidentemente le istituzioni del nostro Paese sono poco considerate. Per questo avevamo suggerito che l’incontro avvenisse non solo con l’Enac, ma anche con il ministro Delrio, che invece preferisce limitarsi a rilasciare dichiarazioni” conclude Dona.
L’associazione dei consumatori ricorda che sul sito di Ryanair compare la scritta che “I rimborsi saranno accreditati entro 7 giorni lavorativi sulla carta utilizzata per la prenotazione originale”, quando l’art. 8 del Regolamento (CE) n. 261/2004 indica invece 7 giorni, non 7 giorni lavorativi. La compagnia, quindi, si regala 2 giorni prima di rimborsare il consumatore.
(Eca/AdnKronos)