L’«Unica riforma vera della giustizia è quella separazione delle carriere», ha detto questa mattina il presidente dell’Unione Camere Penali Beniamino Migliucci durante la conferenza stampa organizzata lanciare la raccolta di firme per presentare una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare finalizzata sdoppiare la carriera di magistrati requirenti e giudicanti.
Alla presenza del ministro Costa, i promotori dell’iniziativa spiegano che un intervento di riforma è ormai improcrastinabile, perché è l’unico che può garantire la terzietà del giudice. Giudici e Pubblici Ministeri – si legge nel manifesto redatto dal comitato promotore – sono operatori del diritto che, «pur giocando ruoli assai diversi in seno al processo, appartengono oggigiorno allo stesso ordine, partecipano delle stesse prerogative, possono trasmigrare da una funzione all’altra, siedono negli stessi consigli di disciplina ed autogoverno – valutandosi e giudicandosi reciprocamente – e, non ultimo, si aggregano nelle medesime in associazioni di categoria». Il sistema del giudizio penale, sottolinea Migliucci, è sbilanciato e pone la difesa in una situazione di oggettiva difficoltà nel far valere i diritti del suo assistito.