In base alla notizia pervenutaci dall’Hollywood Reporter, la Disney e la Lucasfilm (la compagnia cinematografica creata da George Lucas, acquistata nel 2012 per oltre 4 miliardi di dollari) avrebbero fatto causa a Michael Brown, imprenditore e fondatore di una scuola di addestramento chiamata Lightsaber Academy, ispirata a Star Wars.
Le spade laser della storica saga cinematografica, divenute ormai oggetto di culto, hanno sicuramente subito svariate imitazioni nel corso degli anni. Prolificano infatti scuole e corsi per utilizzarla. Tra le più conosciute la Sport Saber League di Parigi e, in Italia, la milanese Ludosport.
L’accusa mossa da George Lucas è quella di utilizzo abusivo dei marchi inerenti il colossal e di proprietà della Lucasfilm: «Gli accusati promuovono, producono, offrono a pagamento e vendono corsi di “spada laser” senza esserne autorizzati», scrive la casa di produzione. Si palesa una violazione del diritto d’autore anche per l’utilizzo dei termini Jedi e Lightsaber.
Ma a determinare un tale severo intervento pare sia stato l’utilizzo da parte dell’Accademia del logo dell’Ordine Jedi, apposto sui certificati rilasciati alla fine dei corsi. Tale logo è talmente simile a quello originale da ingenerare confusione tra i consumatori e da porre le basi per una piena violazione del marchio registrato. Ricordiamo, infatti, che affinché un marchio possa essere validamente registrato è necessario possegga i requisiti di originalità, liceità e verità.
L’imprenditore Michael Brown, probabilmente consapevole dei pericoli in cui sarebbe incorso, ha più volte chiesto di ottenere una licenza per usare i loghi e nomi legati a Guerre Stellari. Licenza che gli è stata sempre negata fino a quando la Lucasfilm ha chiesto che venisse cessata ogni attività. L’esposto depositato non lascia spazio a dubi: “Tra le altre attività illecite, gli imputati usano un logo che è quasi identico a quello dell’Ordine dei Jedi, così simile da creare confusione… Di forma rotonda, con sei ali ai lati (tre per lato) e una stella a otto punte con la punta superiore allungata e quella inferiore a creare una linea orizzontale”.
Così, mentre nella Lightsaber Academy le lezioni continuano, la battaglia galattica si sposta sul piano legale. Le accuse mosse comprendono violazione di marchio registrato, cybersquatting e concorrenza sleale: la richiesta di danni si aggirerà intorno alle decine di milioni di dollari. I legali della Lucasfilm chiedono infatti un’ingiunzione permanente, un rimborso per i danni subiti o due milioni di dollari per ogni marchio usato illegalmente. Che la contesa abbia inizio!
Maria C. Cucuzza