Con l’approvazione definitiva, in sede legislativa, avvenuta in data 23 novembre 2016, è divenuto legge il provvedimento che prevede l’introduzione nel nostro codice penale di un nuovo delitto: quello relativo al traffico e commercio illecito di organi prelevati da persone viventi.
La proposta di legge recante “Disposizioni in materia di traffico di organi destinati al trapianto nonché di trapianto del rene tra persone viventi”, di cui primo firmatario è stato il senatore del gruppo Misto, Maurizio Romani, vicepresidente della commissione Sanità, trasmesso dal Senato alla Camera, è stato approvato all’unanimità senza modifiche in via definitiva dalla Commissione Giustizia della Camera, divenendo legge.
Traffico d’organi, il nuovo reato
“Chiunque, illecitamente, commercia, vende, acquista ovvero, in qualsiasi modo e a qualsiasi titolo, procura o tratta organi o parti di organi prelevati da persona vivente è punito con la reclusione da tre a dodici anni e con la multa da euro 50.000 ad euro 300.000.
Se il fatto è commesso da persona che esercita una professione sanitaria, alla condanna consegue l’interdizione perpetua dall’esercizio della professione.
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da euro 50.000 ad euro 300.000 chiunque organizza o propaganda viaggi ovvero pubblicizza o diffonde, con qualsiasi mezzo, anche per via informatica o telematica, annunci finalizzati al traffico di organi o parti di organi di cui al primo comma“.
Questo il testo del nuovo reato introdotto in materia di traffico illecito di organi umani; un delitto punito con pene particolarmente severe, con la reclusione fino a 12 anni, multe salate e la pena accessoria dell’interdizione perpetua dalla professione se il fatto è commesso da un medico o da altro esercente la professione sanitaria.
Tre dunque le condotte sanzionate: il traffico e commercio illegale di organi umani, la condotta illecita posta in essere dai medici e il turismo dei trapianti. Quest’ultimo è un fenomeno molto diffuso, come sottolineato dalla Ferranti, volto a raggiungere località dell’Asia, Sud America o India al fine di ottenere trapianti di reni o di altri organi prelevati da persone vivente in maniera illegale oltre che rischiosa verso un corrispettivo economico.
La nuova legge è stata salutata con estremo favore. “Il traffico di organi, il cui giro d’affari globale è stimato in quasi un miliardo e mezzo di dollari, è una forma di tratta degli esseri umani che rappresenta una gravissima violazione dei diritti umani fondamentali e che rischia di colpire persone deboli e in stato di bisogno economico” ha affermato Donatella Ferranti, presidente della Commissione Giustizia.
L’Italia rappresenta il primo paese europeo ad aver adottato una legge che prevede il reato di traffico illecito di organi umani. “L’Italia sarà un esempio in questo percorso di giustizia e di rispetto dei diritti umani. La legge approvata oggi serve non solo per condannare chi va all’estero a procurarsi un organo in maniera illegale, ma anche gli intermediari che sfruttano la debolezza di coloro che aspettano un organo da anni per farne un commercio, sfruttando le zone più povere del nostro pianeta e le persone più indifese come i bambini” ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Sanità, Romani.
Martina Scarabotta