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Traffico illecito di rifiuti, abusivismo edilizio e reati contro la biodiversità. Il rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente

538 ordinanze di custodia cautelare per reati ambientali, 17mila nuove costruzioni abusive e 6mila persone denunciate per reati contro la biodiversità. Questa è la fotografia che emerge dal report Ecomafia 2018 di Legambiente presentato lunedì a Roma.

Il 2017 è stato l’anno in cui ci sono stati più arresti per crimini contro il patrimonio naturale italiano. Ecco quali sono i reati più comuni e in quali regioni d’Italia sono stati maggiormente commessi.

 Legge n. 68 e gli ecoreati

La legge del 22 maggio del 2015 – “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente” ha permesso di raggiungere dei risultati in termini di lotta ai reati ambientali. La legge sugli ecoreati è stata applicata 484 volte. Sono 106 i sequestri per un valore totale di 11,5 milioni di euro. Le regioni in cui si è assistito al numero più elevato di contestazioni sono: Sardegna, Sicilia, Lazio, Umbria, Calabria e Puglia. Il Ministero della Giustizia ha dichiarato che le procure hanno avviato 614 procedimenti, mentre nell’anno precedente erano stati 265. Tra i reati più significativi sono stati segnalati: inquinamento ambientale, omessa bonifica, disastro ambientale, delitti contro l’ambiente e traffico di materiale ad alta radioattività.

Il traffico illecito di rifiuti è sempre nella vetta dei reati ambientali. In termini numerici, nel 2017/2018 sono stati sequestrati 4,5 milioni di tonnellate di rifiuti. Quelli che sono oggetto di traffico illegale sono principalmente: fanghi industriali, polveri di abbattimento fumi, RAEE, materiali plastici, scarti metallici e carta e cartone. Il rapporto mafia e crimini ambientali è sempre presente. Il 2018 è l’anno in cui si è registrato il numero più alto per lo scioglimento delle amministrazioni comunali per infiltrazioni mafiose.

Abusivismo edilizio e reati contro la biodiversità

Nel 2017 le forze dell’ordine hanno scoperto 3.908 infrazioni. Quasi il 50% di esse sono state commesse in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria. Secondo i dati riportati nel report, nel 2017 sarebbero state costruite 17.000 nuove case abusive. Speculazioni immobiliari, costruzioni nei pressi delle coste e abusivismo classico sono sempre presenti nel territorio del Belpaese.

I reati legati al mancato rispetto della biodiversità sono in Italia all’ordine del giorno. 6 mila sono le persone denunciate e sono 7mila le infrazioni ai danni del patrimonio naturale delle aree italiane ai danni di lupi, aquile, tonni, pesci spada e molto altro. Il maggior numero di illeciti di questo tipo è avvenuto in Sicilia, Puglia, Lazio, Liguria, Calabria e Campania.

Anche le buste illegali sono un tema trattato nel report Ecomafia di Legambiente. Secondo l’Osservatorio Assobioplastiche 60 buste su 100 sono fuori norma.

In conclusione Legambiente ritiene che si può fare ancora tanto per contrastare gli ecoreati e si auspica una collaborazione sempre maggiore con il nuovo ministro e il Parlamento per l’approvazione di ulteriori leggi a tutela dell’ambiente come avvenuto nella passata legislatura.

Maria Rita Corda

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