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Uno sguardo al nuovo provvedimento che previene e contrasta l’estremismo jihadista

Nel numero di “Qui Difesa” di questa settimana voglio parlarvi del lavoro, che abbiamo svolto in Commissione Difesa, relativo all’esame della proposta di legge sulle misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento di matrice jihadista. Come noto, oggi l’estremismo e il terrorismo di matrice jihadista rappresentano un rischio per i nostri cittadini e un fenomeno cui l’apparato statale è chiamato a rispondere attraverso misure preventive e repressive. A tal fine, il nostro ordinamento è stato dotato di strumenti utili a combattere il fenomeno ed è in questo contesto che si inserisce la nuova legge.

La disciplina all’esame della Commissione dove ero relatore, risponde all’obiettivo di prevenire il rischio di radicalizzazioneda mettere e, al contempo, provvedere al recupero umano, sociale, culturale e professionale dei soggetti già coinvolti. Si prevedono, infatti, un’attenzione particolare all’ambito scolastico, per sensibilizzare i ragazzi al rischio che i gruppi estremisti rappresentano, e attività di comunicazione per favorire il dialogo interculturale e interreligioso.

La proposta di legge prevede inoltre per le Forze di Polizia e le Forze armate, appositi corsi di formazione specialistica che permettano loro di riconoscere e interpretare segnali di radicalizzazione. Abbiamo condizionato il provvedimento ad un più forte coinvolgimento della Difesa e una più intensa formazione delle forze armate, in particolare dei militari impegnati nelle missioni internazionali.

Tonino Moscatt

quidifesa@masterlex.it

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