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USA: Trump rimuove il ministro della giustizia in dissenso sull’ordine sull’immigrazione

 

Washington, 31 gen. – Donald Trump caccia la ministra della Giustizia ad interim, Sally Yates, ‘colpevole’ di aver sostenuto che non avrebbe difeso l’ordine sull’immigrazione firmato venerdì scorso dal presidente degli Stati Uniti. In una nota, la Casa Bianca ha denunciato che la Yates – nominata da Barack Obama e che sarebbe dovuta restare in carica fino alla conferma alla Giustizia di Jeff Sessions – “ha tradito” il dipartimento alla Giustizia, “rifiutando di applicare un ordine legale destinato a proteggere i cittadini degli Stati Uniti”.

La Yates, al cui posto è stata nominata Dana Boente, attuale procuratore del distretto orientale della Viriginia, aveva fatto sapere che non avrebbe fatto difendere l’ordine nei tribunali, “fin tanto che sarò a capo del dipartimento”.

Il presidente Trump “ha sollevato” Yates dal suo incarico, ha fatto sapere la Casa Bianca, ore dopo la lettera della ministra della Giustizia ad interim nella quale affermava di “non essere convinta” che l’ordine esecutivo che blocca l’ingresso negli Stati Uniti di rifugiati siriani e cittadini di sette Paesi musulmani fosse legale.

Intanto, il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, ha ribato che l’ordine serve alla sicurezza degli Stati Uniti: “Il Paese sarà molto proattivo nella difesa del Paese. Non aspetteremo di essere attaccati per capire come possiamo fare perché non succeda di nuovo”.

“E’ il momento di essere seri nella protezione del nostro Paese – si legge nella nota della Casa Bianca con cui è stato annunciato il licenziamento della Yates – Chiedere controlli più severi per gli individui che arrivano da sette posti pericolosi non è estremo. E’ ragionevole e necessario proteggere il nostro Paese”.

Chiamato a sostituire la Yates, Boente ha commentato: “Sono onorato di servire il presidente Trump in questo ruolo fino a quando non sarà confermato il senatore Sessions. Difenderò e applicherò le leggi del nostro Paese per assicurare che il nostro popolo e la nostra nazione siano protetti”.

(Pap/AdnKronos)

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