Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il Direttore generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi hanno firmato oggi un Protocollo d’Intesa con il quale il Comune di Venezia mette a disposizione della sede del Tribunale ordinario della città il complesso immobiliare denominato ex Manifattura Tabacchi.
Alcuni edifici del complesso immobiliare, con un precedente intervento del 2003, erano stati resi disponibili per la Procura della Repubblica, gli uffici del Giudice per le indagini preliminari e quelli del Giudice per le udienze preliminari, per il Tribunale di sorveglianza, per quello penale e per quasi tutte le sezioni civili della Corte d’Appello. Con la stipula attuale, vengono destinati ulteriori edifici allo scopo di rendere più efficiente e funzionale l’attività degli uffici giudiziari, generando un concreto e visibile miglioramento dei servizi erogati ai cittadini.
Con l’accorpamento in un’unica sede anche del Tribunale ordinario, i cui spazi risultano adeguati alle accresciute competenze giudiziarie e al conseguente incremento delle piante organiche, viene potenziata la presenza dello Stato e delle istituzioni democratiche.
Il Comune di Venezia, si impegna a finanziare la ristrutturazione edilizia del complesso per un importo complessivo di euro 17.173.000, a far fronte ad ogni altro non previsto onere economico, a stipulare accordi, richiedere permessi e rilasciare tutte le autorizzazioni che dovessero rendersi necessarie, concedendo, infine, gli edifici ristrutturati, in comodato gratuito al Ministero per 99 anni.
Il Ministero della Giustizia si impegna a partecipare alla ristrutturazione per un importo complessivo massimo di euro 4.637.000, a stipulare il comodato con il Comune di Venezia, a farsi carico dell’ordinaria e straordinaria manutenzione degli edifici e riconsegnare all’Agenzia del demanio l’immobile attualmente utilizzato dal Tribunale. L’Agenzia del Demanio, si impegna infine a riprendere in consegna l’edificio che verrà rilasciato dal Tribunale.
L’Intesa ha una durata di quattro anni e le parti si impegnano a darne immediata attuazione, stipulando entro sei mesi da oggi una convenzione per la gestione delle attività, che verrà siglata dai responsabili dei tre organismi firmatari individuati nel Protocollo stesso.